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Manduria antica città messapica fu cinta
da fossati e possenti mura megalitiche tra il V e il III secolo A.C.;
i resti articolati in triplice cerchia, sono ancora visibili insieme
a quelli di una grande necropoli, con tombe a fossa spesso di vaste
dimensioni, coperte da lastroni in pietra, i cui reperti si possono
ammirare presso la mostra “Oltre le Mura” che documenta
lo scavo delle oltre 1200 tombe portate alla luce da Nevio Degrassi
dal 1955 al 1960.
Invano Manduria fu assediata da Taranto, con l’aiuto del re
di Sparta Archidamo che, nel 338 A.C. vi perse la vita sotto le mura.
Non senza avergli imposto una strenua resistenza, fu presa da Annibale
nel 212 A.C., poi conquistata dal console Quinto Fabio Massimo nel
209 A.C. che fece ricco bottino e 3000 prigionieri.
Il
parco archeologico delle Mura messapiche si estende per 150.000 m²
a nord-est del comune di Manduria, in provincia di Taranto. Al suo interno
sono conservati ampi tratti della triplice cerchia di mura che in età
messapica circondava la città, la più grande necropoli
messapica mai scoperta, il Fonte Pliniano (un pozzo alimentato perennemente
da una falda acquifera sotterranea), e la chiesa di San Pietro Mandurino,
di epoca medievale.
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